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LA PROTESTA

Automotive in sciopero a Torino: "Il rilancio della città parte da Mirafiori"

L'annuncio dei sindacati: "In corteo davanti al Comune, il sindaco deve darci delle risposte"

Automotive in sciopero a Torino: "Il rilancio della città parte da Mirafiori"

I sindacati lanciano lo sciopero unitario del settore automotive per "rilanciare Torino con Mirafiori". Lo ha deciso l'assemblea dei delegati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR (associazione quadri e capi Fiat), che ha proclamato uno sciopero provinciale di 8 ore nella prima metà di aprile con manifestazione dei lavoratori di Stellantis e dell'indotto. L'ultima iniziativa di sciopero unitaria dei sindacati risale a 15 anni fa. I sindacati chiedono un impegno concreto affinché vengano portate nuove produzioni a Torino. Nelle prossime settimane ci saranno le assemblee dei lavoratori in tutte le aziende del comparto automotive. Alla manifestazione provinciale di aprile è prevista la presenza dei segretari nazionali.

"Vogliamo che sia uno sciopero della città di Torino, perché il rilancio di Torino parte da Mirafiori, siamo diventati la Cenerentola di Milano, dobbiamo ritrovare l'orgoglio di questa città e per farlo dobbiamo mettere al centro i problemi dei lavoratori" sottolinea il segretario della Fiom di Torino, Edi Lazzi"Lo sciopero - sottolinea Luigi Paone, segretario Uilm di Torino -, partirà da Porta Susa, percorreremo via Garibaldi e andremo sotto il Comune perché il sindaco ci deve dare delle risposte". "Scioperiamo perché tutto il territorio deve avere consapevolezza" aggiunge il segretario Fim, Rocco Cutrì

Da sinistra Cutrì, Paone e Lazzi

Al centro della manifestazione, annunciata questa mattina al Q77 di corso Brescia, è la richiesta di nuove produzioni di auto a Torino e a Mirafiori"Diciamo basta al produttore unico" sottolinea Lazzi: "Ben venga che Stellantis rimanga qui e porti nuove produzioni ma se arrivano altri costruttori troveranno terreno fertile perché qui facciamo auto da oltre 100 anni. Leapmotor di Stellantis verrà a produrre 150mila auto? Bene, ma ne servono altri per generare lavoro sul territorio perché se a Torino non c'è il lavoro le persone non fanno figli e c'è il calo demografico, i giovani vanno via e l'età media aumenta". Il segretario Fiom se la prende anche con il maxi stipendio di Tavares: "L'amministratore delegato di Stellantis deve fare chiarezza, basta con questi balletti: ha guadagnato un sacco di soldi ma il merito è dei lavoratori. Deve passare questo concetto". 

"Questo territorio ha un valore aggiunto, qui c'è l'indotto, gli istituti di ricerca, l'Università e il Politecnico. Vogliamo coinvolgere la città per avere risposte dal Comune e dalla Regione con il fine comune di riportare qui la produzione" sottolinea Cutrì. "Siamo contenti - aggiunge il segretario - che si faccia la nuova Panda a Pomigliano, ma qui non ci sono novità e se non arrivano nuove produzioni chiuderemo l'anno a Mirafiori con meno di 50mila vetture. Vogliamo uscire anche noi dagli ammortizzatori sociali".

"Ricordiamo - evidenzia Paone -  che la famiglia Agnelli è ancora nel pacchetto Stellantis con il 13%, quindi devono darci delle risposte". 

Sul tipo di produzione richiesta si concentra la segretaria territoriale Fismic, Torino e Piemonte, Sara Rinaudo: "Qui a Mirafiori continuiamo a produrre i cambi per la Panda che verrà fatta a Pomigliano ma questa non è la soluzione per Mirafiori, vogliamo un nuovo modello che si venda". 

Aperti alle nuove produzioni straniere anche  UglM e AqcfR."Non abbiamo preclusioni su nuovi produttori, qui abbiamo il know how adatto per nuove produzioni" dice Ciro Marino, segretario UglM di Torino. "Ben vengano i costruttori cinesi - aggiunge Manlio Pensi di AqcfR - basta che ci sia lavoro a Torino". 

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