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Il caso

Telemarketing: dal 19 novembre stop alle chiamate con numeri di cellulare falsi

L’intervento segue il provvedimento già attivo da agosto, che aveva introdotto il blocco delle chiamate con finti numeri fissi italiani

Telemarketing

Immagine di repertorio

Dal 19 novembre 2025 entreranno in vigore nuove misure per contrastare lo spoofing telefonico, con il blocco delle chiamate che utilizzano numeri di cellulare italiani falsificati, inclusi quelli che simulano prefissi nazionali come +39 o numerazioni che iniziano per 3. L’intervento segue il provvedimento già attivo da agosto, che aveva introdotto il blocco delle chiamate con finti numeri fissi italiani.

Le nuove regole, definite dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), impongono agli operatori telefonici l’utilizzo di filtri automatici in grado di individuare le chiamate provenienti dall’estero ma presentate con numeri italiani non autentici. Il sistema, integrato direttamente nelle reti, agirà senza richiedere alcuna azione agli utenti. Restano invece possibili le chiamate dall’estero effettuate da numerazioni italiane in roaming reale.

Il telemarketing rappresenta in Italia un settore da 3 miliardi di euro annui, con 2.035 call center e quasi 80.000 addetti, secondo i dati del Codacons. L’associazione sottolinea che il blocco ridurrà le chiamate indesiderate, pur non eliminando completamente il fenomeno: rimarranno operative le centrali italiane legittime, così come le numerazioni estere autentiche e alcune chiamate camuffate originate dal territorio nazionale.

Dal 19 novembre, il nuovo sistema verificherà in tempo reale l'identità del numero attraverso il database nazionale della portabilità, controllando l’operatore assegnatario e la posizione della SIM. Se emergono incongruenze o il numero risulta non associato a un utente in roaming, la chiamata verrà bloccata. Una delibera Agcom estende inoltre la verifica a numerazioni specializzate (satellitari e machine-to-machine) e prevede la sospensione del roaming in uscita verso l’Italia per gli operatori esteri che non adottano le verifiche richieste.

Il filtro anti-spoofing risponde all’esigenza di limitare l’ingresso in Italia di chiamate che simulano numeri locali, pratica che finora ha permesso a call center irregolari di aggirare i controlli. Il sistema prevede:
verifica dei gateway internazionali, obbligati a controllare i numeri chiamanti;
blocco automatico delle chiamate che risultano sospette;
controllo dei numeri mobili tramite database e verifica del roaming effettivo.

Lo strumento si affianca a misure già esistenti come il Registro delle Opposizioni e il Codice di Condotta del Telemarketing, sottoscritto da diversi operatori e committenti. Secondo gli esperti, la possibilità di identificare l’origine reale delle chiamate renderà più efficace il rispetto delle norme sulla tracciabilità e sulla correttezza delle comunicazioni commerciali.

Il Codacons ricorda infine che il telemarketing aggressivo può incidere significativamente sui consumi: nel settore luce e gas le pratiche scorrette possono determinare aumenti in bolletta tra il 10% e il 20%, con danni stimati in circa 2 miliardi di euro l’anno.

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