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Estate 2025: le destinazioni più richieste dagli italiani e i nuovi trend del turismo

Cresce la domanda turistica, con il Sud Italia e i mercati esteri a trainare il settore

Estate 2025

Foto di repertorio

Con l’avvicinarsi dell’estate 2025, le prenotazioni per le vacanze degli italiani registrano un incremento. Secondo i dati raccolti dal tour operator Vamonos-Vacanze.it e confermati dall’indagine CST per Assoturismo Confesercenti, tra giugno e agosto sono attese circa 211,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali, pari a un aumento dell’1% rispetto all’estate 2024.

Le località balneari restano al vertice delle preferenze: Sardegna, Sicilia e Puglia guidano la classifica delle mete italiane più richieste, seguite dalle aree montane, in particolare le Dolomiti, apprezzate per le attività all’aria aperta. Anche le città d’arte mostrano una crescita stabile (+1%).

Tra le destinazioni estere, le grandi capitali europee – Parigi, Londra e Vienna – risultano le più prenotate per i viaggi brevi. Le coste del Mediterraneo, in Grecia, Spagna e Croazia, attirano flussi consistenti, mentre l’Islanda conferma l’interesse verso mete naturali a bassa densità turistica.

Il turismo di medio-lungo raggio evidenzia una domanda crescente per mete extraeuropee. Madagascar, Thailandia e Malesia si confermano tra le più scelte per il mix di natura e cultura. Nel continente americano, Messico, Repubblica Dominicana, Colombia e El Salvador guadagnano terreno, mentre Vietnam e Uruguay si distinguono come nuove destinazioni emergenti per il turismo avventura. In Asia orientale, Giappone, Corea del Sud e Cina mantengono un forte richiamo, soprattutto tra i viaggiatori under 40.

Secondo l’analisi di Vamonos-Vacanze.it, i viaggiatori italiani stanno modificando le proprie preferenze, orientandosi verso soluzioni più sostenibili. La scelta di trasporti a basso impatto e strutture eco-compatibili è in aumento. Parallelamente, cresce l’uso di strumenti digitali per organizzare esperienze personalizzate. In forte ascesa anche il turismo esperienziale, con l’interesse rivolto verso corsi pratici, percorsi enogastronomici e soggiorni in agriturismi.

L’incremento maggiore si registra nelle regioni del Sud e nelle Isole (+1,4%), seguite dal Nord-Ovest (+1,3%) e dal Nord-Est (+1%). Il Centro Italia resta stabile (+0,2%), condizionato da una lieve flessione della domanda interna. Il turismo rurale e collinare cresce a ritmi più contenuti (+0,6%), ma beneficia della progressiva destagionalizzazione.

Per la prima volta in una stagione estiva, le presenze turistiche straniere supereranno quelle italiane: 107,6 milioni contro 103,6 milioni. Il dato riflette un aumento dell’1,5% della domanda estera, a fronte di una crescita più contenuta (+0,5%) di quella nazionale. Il contributo principale arriva dai mercati europei: Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Polonia e Spagna. In calo, invece, i flussi da Australia e Cina, mentre la domanda proveniente dagli Stati Uniti mostra segnali di rallentamento.

Il comparto ricettivo italiano si prepara quindi a una stagione intensa, con un aumento generalizzato delle prenotazioni. Le strutture alberghiere ed extralberghiere stanno adattando l’offerta alle nuove esigenze, puntando su qualità, digitalizzazione dei servizi e differenziazione delle proposte. L’attenzione si concentra ora sulla gestione dei picchi di domanda e sulla valorizzazione delle destinazioni meno battute, in un contesto che si conferma dinamico e competitivo.

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