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Juve in caduta libera, la crisi è senza fine. Allegri: «Restiamo sereni...»

La Lazio dell'ex Tudor vince all'ultimo grazie a un colpo di testa di Marusic

Juve in caduta libera, la crisi è senza fine. Allegri: «Restiamo sereni...»

Tutta le delusione di Manuel Locatelli al termine della partita tra Lazio e Juventus

Social scatenati al triplice fischio finale ma chi parla di “Juve orribile” fa l’esatta sintesi di quello che si è visto all’Olimpico di Roma. A partire dal primo tempo, dove ancora una volta, Massimiliano Allegri ha dato l’impressione di non sapere più che “pesci pigliare”, già a partire dall’undici iniziale schierato in campo dall’inizio: cambio di modulo, passando da 3-5-2 al 4-3-3.

CAMBIO MODULI E INTERPRETI
Come se non bastasse Allegri fa anche delle scelte azzardate, schierando Mattia De Sciglio dal primo minuto, De Sciglio che non vedeva il campo di gioco da 11 mesi per infortunio. Risultato? La Lazio dell’ex Igor Tudor fa la partita, dominante a centrocampo, quasi agevolata da qualche strafalcione di Szczesny. La Juve, in avanti, già penalizzata dalla contemporanea assenza di Milik e Vlahovic, e con Kean dal primo minuto che non segna da 364 giorni, si fa vedere dalle parti di Mandas solo attorno al 40° con un tiro di Chiesa.

CAMBI NELLA RIPRESA
Nella ripresa Allegri cambia, inserisce McKennie e Iling junior togliendo Miretti e De Sciglio. Si torna al 3-5-2 per dare più ampiezza alla manovra del centrocampo. La Lazio, con pazienza, riprende a far girare palla, ma la Juve appare più spigliata ed al 7’ Mandas deve respingere il destro al volo di Cambiaso. Allegri si sgola per spingere i suoi ad avanzare ed inserisce Weah, fuori Cambiaso. Al 23’ esce Chiesa, dopo una partita con più ombre che luci, ed entra Yldiz. La giocata di Immobile manda Marusic alla conclusione pericolosa, ma la deviazione di Bremer è provvidenziale. Saluta anche Kean (dentro Sekulov), mentre nella Lazio prima Vecino e Guendouzi sostituiscono Cataldi e Kamada, quindi Luis Alberto prende il posto di Zaccagni. E proprio lo spagnolo è subito pericolosissimo. Il suo destro esce di poco. Lo 0-0 sembra scritto, ma all’ultimo respiro l’Olimpico può gioire. Guendouzi vede l’inserimento di Marusic sul secondo palo. Sekulov lo perde e la partita trova il suo padrone.

LE PAROLE DI ALLEGRI
«Stiamo facendo male, ma bisogna restare calmi, continueremo a cercare l’obiettivo Champions e lo centreremo. Non siamo diventati improvvisamente brocchi». «È un momento non facile - ha continuato -, nel quale abbiamo lasciato tanti punti per strada. Bisogna superarlo e ribaltarlo. Abbiamo gestito male due palloni finali, ma ai ragazzi non posso rimproverare nulla».

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