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Automotive
22 Novembre 2025 - 12:50
Spunta una nuova cordata italiana per strappare Italdesign agli indiano/americani. E questa volta è formata da calibri pesanti, del livello del gruppo Adler, specializzato nel settore comfort e arredamento automotive e industria del trasporto pesante (fatturato attorno a 1,5 miliardi di euro) e CDP ossia Cassa Depositi e Prestiti. E al suo interno ci vengono indicati nomi di peso come Eugenio Razelli, ex Marelli e Ferrari, e Amedeo Felisa, ex ceo Aston Martin e con un passato sempre in Ferrari. E sono pronti a presentare l'offerta ad Audi Volkswagen.
Una notizia che arriva nel momento in cui, per l'azienda di design di Moncalieri fondata da Giorgetto Giugiaro, si era già concretizzata una offerta vincolante d'acquisto da parte di UST Global, azienda americana a capitale indiano. La cordata italiana, però, ha già avviato i contatti necessari.
Nella realtà, il gruppo di imprenditori si è mosso sottotraccia per alcuni mesi, dialogando con Audi Volkswagen, che però per aprire la "trattativa" chiedeva la certezza di un partner industriale e uno finanziario. Obiettivo che ora pare essersi concretizzato. La cordata, da quanto apprendiamo da fonti qualificate, ha già informato dello stato dell'arte il ministro dell'Industria Adolfo Urso, nonché la Regione Piemonte e il Comune di Moncalieri.
Italdesign, le cui azioni dal punto di vista giuridico sono di proprietà di Lamborghini (nel Gruppo tedesco al pari di Ducati), ha per Volkswagen, secondo notizie emerse qualche mese fa, un valore di circa 350 milioni di euro, stabilito come moltiplicatore del valore dell'Ebidta, ossia il fatturato consolidato, che per la ex Giugiaro si attesta attorno ai 50 milioni di euro. Bisogna capire quanto sarà l'offerta italiana in proporzione a quella indiano-americana e per quale valore azionario.
La cordata Adler/CDP intende offrire l'acquisto del 100% dell'azienda, ma non esclude che Volkswagen possa rimanere nel capitale, soprattutto per garantire le commesse attualmente in atto e per un periodo di circa due anni, nell'attesa che venga definito un nuovo piano industriale: l'intenzione del nuovo gruppo sarebbe di allargare i committenti a Stellantis, ma anche al settore aerospace di Leonardo (Adler ha di recente acquisito un'azienda del settore che collabora con il gruppo di proprietà del ministero delle Finanze) e a quello navale.
Nei prossimi giorni si delineerà meglio lo scenario, soprattutto nel momento del consiglio di amministrazione di Audi Volkswagen, la prossima settimana, che dovrà valutare l'offerta di UST Global, azienda florida e tech, ma non con know how dell'automotive. Gli imprenditori italiani, per vincere la concorrenza, confidano anche che a livello governativo si pensi alla possibilità di esercitare il Golden Power sulla ex Giugiaro. In ballo, i 1.300 posti di lavoro a Moncalieri e cerca 1.900 nell'indotto.
Situazione delicata che seguono al momento i sindacati, che però lamentano - come ci diceva Gianni Mannori della Fiom - di essere stati "lasciati soli di fronte a un colosso, senza l'interesse delle istituzioni nei confronti di una eccellenza del Made in Italy". E, informato della novità, Mannori ci dice che "è positivo che questa cordata si prenda il tempo necessario, ma a questo punto è assolutamente necessario anche l'intervento a livello governativo e istituzionale".
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