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L'EVENTO
14 Dicembre 2023 - 14:26
Dalla Sacra di San Michele alla Mole Antonelliana tra simboli e i colori pastello tipici della pittura di Ugo Nespolo. Cinque quadri dell'artista torinese famoso in tutto il mondo per le sue mostre internazionali e le pubblicità dei grandi brand internazionali sono stati esposti al Museo del Risorgimento di Torino per celebrare i 50 anni di Legacoop Piemonte.
"Ho unito i simboli del Piemonte con i valori dell'associazione Legacoop, come l'amicizia, la collaborazione e l'allegria di un gruppo enormemente produttivo e di qualità che in Italia e non solo rappresenta un esempio unico e duraturo" ha spiegato Nespolo che ha annunciato anche una novità in campo artistico: "Dopo il Covid le attività sono riprese con forza, sto organizzando una mostra itinerante di bozzetti e disegni che riguarda le mie collaborazione con alcuni teatri e che partirebbe dalla Lituania verso i musei del Nord Europa". "Ma anche a Torino - ha aggiunto - qualcosa potrebbe essere in preparazione".
Ugo Nespolo con il presidente di Legacoop, Dimitri Buzio
All'evento hanno partecipato, oltre al presidente di Legacoop Piemonte, Dimitri Buzio, anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, l'assessore regionale all'innovazione, Andrea Tronzano, il presidente della Fondazione Crt, Fabrizio Palenzona, e il segretario generale della Compagnia di San Paolo, Vittorio Anfossi, che hanno elogiato i valori dell'associazione e lo stretto rapporto che ha con il territorio anche in vista del futuro.
Un futuro che parte da solide basi economiche: con 457 imprese cooperative, un valore della produzione di 5,5 miliardi di euro, pari al 3,7% del Pil, 780mila soci e oltre 30mila addetti, l'associazione conferma la sua importanza per l’economia del territorio regionale.
Nelle cooperative aderenti l’80% della forza lavoro è occupata a tempo indeterminato e il 70% è donna. E circa un piemontese su sei ha attivo almeno uno scambio mutualistico con una impresa associata a Legacoop.
L’incertezza sull’andamento dei costi energetici e di quelli delle materie prime, la difficoltà di reperire personale qualificato, e un lieve peggioramento dell'indebitamento che riflette l’aumento dei tassi di interesse e un allungamento dei tempi medi di incasso dei crediti sono le principali difficoltà riscontrate dalle imprese. Ciò nonostante, una cooperativa su 3 ha voluto confermare in crescita per il 2024 i propri piani di investimento. E una su due si ritiene soddisfatta della liquidità disponibile.
"I dati della nostra analisi annuale - spiega il presidente di Legacoop, Dimitri Buzio - dimostrano che nello scenario economico e sociale attuale le cooperative sono competitive, solide, che continuano ad investire e a creare occupazione e sono in grado di stare sul mercato senza venire meno a quei principi di democrazia che più di un secolo e mezzo fa ispirarono la nascita delle prima cooperativa proprio a Torino. Ecco perché guardiamo al domani con entusiasmo e con voglia di essere partecipi delle sfide che interesseranno l’economia e la crescita sociale del nostro territorio. La cooperazione, ad esempio - ha a ggiunto - può aiutare la crescita dell’imprenditorialità sul territorio consentendo il ricambio generazionale e la conservazione di competenze professionali attraverso processi di rigenerazione come i Workers Buyout e con la capacità di saper fare rete, sia come filiera cooperativa che con partner pubblici e privati con cui creare un sistema virtuoso per lo sviluppo locale".
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