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L'ALLARME

«La tangenziale di Torino rischia di esplodere»

La preoccupazione dei trasportatori Fia e di Ascom Confcommercio in vista della chiusura del traforo del Bianco: «Il Piemonte è isolato»

Code in Tangenziale

Saranno due mesi difficili

Da lunedì la tangenziale di Torino rischia di esplodere a causa del traffico che confluirà sulle strade con la chiusura del traforo Monte Bianco, interessato per nove settimane dai lavori. Un problema a cui si aggiunge il blocco della linea ferroviaria verso la Francia, causa di una frana in Alta Savoia, con la chiusura di una delle due gallerie autostradali del Frejus. Un danno enorme per l’economia e il lavoro con già 100 lavoratori in cassa integrazione e una perdita di Pil del 5,4% nel Nord Ovest stimata da Confindustria.

A lanciare l’allarme è la Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani) di Torino che ha appena festeggiato i suoi 60 anni alle Ogr. Un compleanno amaro considerando che il settore negli ultimi 5 anni ha subito una flessione del 2,1% sul 2021 di ben l’8,7% sul 2018. «Stiamo vivendo numerosi problemi che, intrecciandosi, portano all’isolamento logistico il Piemonte con la tangenziale di Torino che verrà presa d’assalto dal trasporto internazionale» ha sottolineato il presidente del Fai Torino, Enzo Pompilio D’Alicandro.  

«Siamo preoccupati - ha aggiunto Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino - per gli effetti sul commercio e sul turismo delle problematiche infrastrutturali. Non solo il blocco dei valichi alpini impedisce il trasporto delle merci da e per le attività commerciali, ma anche la tangenziale di Torino, mai completata e perennemente intasata, disincentiva a venire a consegnare in città o, a raggiungere la città a fine commerciali e turistici. L’interruzione del traffico sui valichi incide, infatti, anche sul turismo. Si pensi, ad esempio, ai numerosi autobus che portano sempre più spesso gruppi di turisti francesi a Torino».

Due i temi sul tavolo sottoposti dal presidente di Fai Torino al Ministro ai Trasporti Edoardo Rixi, in collegamento: «La necessità di riaprire una galleria del Frejus e il blocco dei veicoli Euro 5, un nodo ancora irrisolto». Su quest'ultimo punto il Ministro ha ricordato «la battaglia per i biocarburanti» al fine di scongiurare lo stop dei diesel Euro 5 previsto per l'autunno 2024. 

Durante il convegno sono stati presentati anche i nuovi corsi torinesi unici in Italia dedicati all'autotrasporto che ha forte carenza di personale. «Come Fai Torino - spiega il presidente Pompilio - abbiamo promosso un progetto in collaborazione con l’Iis Galilei Ferrari di Mirafiori, la Sito spa e la Cciaa di Torino, di cui andiamo orgogliosi: il diploma di Perito Logistico con il sistema Duale. Un percorso scolastico in cui gli studenti un giorno alla settimana frequentano lezioni specifiche presso l’interporto Sito. E proprio oggi abbiamo festeggiato i primi 29 giovani diplomati nell’anno scolastico 2022/2023».

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