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Economia & Personaggi

Addio a Francesco Rivella, l'uomo che "assaggiava" la Nutella

Aveva 97 anni ed era stato il braccio destro di Michele Ferrero per creare i prodotti unici

Addio a Francesco Rivella: il chimico dietro il segreto della Nutella

Chi era l'uomo che conosceva il segreto della Nutella? Ché di creme spalmabili è pieno il mondo, ma quella prodotta dalla Ferrero, che ha reso l'azienda di Alba un colosso miliardario, è considerata unica. Ma l'esatta miscela dei suoi ingredienti, che va oltre le etichette ufficiali, ha la fama di un segreto come quello della Coca Cola. L'uomo che la conosceva, dalla sua creazione, non c'è più: se n'è andato il 14 febbraio, a San Valentino.

ADDIO NEL GIORNO DI FERRERO
Francesco Rivella, nato nel 1927, è stato una figura chiave nella storia della Ferrero, Per oltre 40 anni, Rivella ha lavorato a stretto contatto con Michele Ferrero, il patriarca del colosso dolciario di cui proprio il 14 febbraio ricorreva il decimo anniversario della scomparsa, trasformando idee in prodotti che avrebbero segnato un'epoca, dalla Nutella ai Ferrero Rocher. La sua scomparsa segna la fine di un'era, ma il suo contributo rimane indelebile nella storia dell'industria alimentare.



L'EREDITÀ DI UN CHIMICO VISIONARIO
Erano gli anni del miracolo economico italiano, un periodo di crescita e innovazione. Francesco Rivella, fresco di laurea in chimica bromatologica, entrò a far parte della Ferrero nel 1952, a soli 25 anni. Fu uno dei protagonisti della "Stanza della Chimica", il cuore pulsante dell'azienda, dove le materie prime venivano selezionate e le molecole miscelate con cura per creare prodotti di qualità superiore. In questo laboratorio, Rivella e il suo team lavoravano senza fretta, consapevoli che la perfezione richiede tempo: a volte, ci volevano anni per sviluppare e lanciare un nuovo prodotto.



UN VIAGGIO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Dal 1973 al 1993, Rivella ricoprì il ruolo di vice direttore delle ricerche di base del gruppo, supervisionando i laboratori chimici e tecnologici in Italia, Germania e Francia. Come ricorda Gigi Padovani nel libro "Mondo Nutella", Rivella accompagnò Michele Ferrero in numerosi viaggi nei paesi del Nord Europa, dove acquistavano cioccolatini e merendine non per copiarli, ma per migliorarli. Questo approccio innovativo portò alla creazione di prodotti come le tavolette fondenti Ducalba, segnando il passaggio dai surrogati alla tostatura del cacao in proprio.

LA RICETTA SEGRETA
La ricetta originale della crema Ferrero, depositata anche all'ufficio brevetti, è questa: nocciole (13%), cacao magro (7,4%),
zucchero (56%), olio di palma (19%), latte scremato in polvere (6,6%), siero di latte in polvere, emulsionanti lecitine, vanillina. In quel 13% di nocciole dovrebbero essere tutte "tonde gentili", ma in realtà sono appena 1 su 10 e molte provengono dalla Turchia, dal Cile o dal sud Italia. Deve esserci un segreto se la Nutella è così diversa dalle altre. E Rivella ne aveva certo gran merito.



UN UOMO DI CULTURA E PASSIONE
Oltre al suo contributo all'industria dolciaria, Francesco Rivella era un uomo di grande cultura e passione. Padre di quattro figli e nonno di sette nipoti, era noto ad Alba per la sua affabilità e simpatia. Frequentava assiduamente lo sferisterio Mermet per assistere alle partite di pallapugno, sport che amava particolarmente. Fu uno dei primi albesi a recarsi a Medford, negli Stati Uniti, gettando le basi per il gemellaggio tra le due città. Inoltre, era il socio più anziano del Rotary Club di Alba, al quale si era iscritto nel 1970.



UN'EREDITÀ CHE VA OLTRE LA CHIMICA
Rivella non era solo un chimico, ma anche un grande esperto di frutticoltura. Fu presidente di un congresso mondiale sulla frutta secca a Sacramento e nel suo orto sulla collina di Altavilla collaborava con il professor Romisondo dell'Università di Torino per esperimenti sul nocciolo. La sua passione per la cultura lo portò a essere presidente della Proloco di Barbaresco, suo paese natale, e un vivace promotore delle tradizioni locali.



UN ADDIO COMMOSSO
La scomparsa di Francesco Rivella ha lasciato un vuoto profondo nella comunità di Alba e nel Rotary Club, che lo ricorda come "una importantissima, insostituibile figura del nostro Club e un carissimo amico che ci mancherà". I funerali si terranno lunedì alle 15 nel Duomo di Alba, un ultimo saluto a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Ferrero e nella vita di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. E di chi lo deve ringraziare per il gusto di miliardi di merende, evidentemente.

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