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Clamoroso colpo di scena

Eredità Agnelli, la mossa di Margherita: "Sequestrate la Dicembre. John Elkann non vive in Italia"

Dall'attacco dei legali alla villa in collina con campi da tennis e da calcetto e alla vita della moglie Lavinia a New York

Eredità Agnelli: Dicembre da Brividi per Elkann

Sequestrate la Dicembre dei fratelli Elkann. Un nuovo colpo di scena clamoroso, nella vicenda dell'Eredità Agnelli. Margherita de Pahlen, figlia dell'Avvocato, starebbe infatti preparandosi a richiedere una tutela all'autorità giudiziaria della Cassaforte di famiglia, il cui controllo è del figlio John Elkann, nell'ambito della guerra per l'eredità paterna e materna. E, tramite i suoi legali, avanza un dubbio pressante: John Elkann è davvero residente in Italia?

I nuovi scenari nella guerra per il controllo di un impero da 34 miliardi di euro, comprese Exor e Stellantis, partono da "fonti vicine al dossier" citate da LoSpiffero. L'avvocato Dario Trevisan, che assiste da tempo Margherita Agnelli de Pahlen, fa notare che, dopo la querelle sulla effettiva residenza in Svizzera di Donna Marella Agnelli, vedova dell'Avvocato, e quindi al fine della validità dei lasciti testamentari che hanno passato denaro e quote societarie della Dicembre ai tre nipoti saltando la figlia, ora c'è anche quella di Elkann stesso: "l’accertamento della residenza effettiva in Italia assume rilievo centrale. Una circostanza oggetto di accertamento in sede civile per l’accoglimento delle domande di Margherita Agnelli in de Pahlen, con possibile conseguente modifica degli assetti proprietari della Dicembre".

Ufficialmente John Elkann risiede a Torino, in strada San Vito Revigliasco (qui risulta anche negli atti della Procura, qui è dove sono avvenute le perquisizioni) a poca distanza dalla storica magione di Gianni Agnelli, Villa Frescot. La circostanza è documentata, da noi stessi, anche tramite una visura catastale delle sue proprietà in Italia, che comprende appunto solo quel complesso. Ma Elkann e la moglie Lavinia Borromeo, e i tre figli, abitano davvero lì? Questo sembra chiedersi il legal team di Margherita. Perché è vero che, almeno una volta la settimana e di solito il lunedì, John Elkann è a Torino, in un ufficio alla Fondazione Agnelli, e spesso allo stadio. Ma, come riportato in alcuni articoli glamour-finanziari per esempio da DonnaGlamour di un paio di anni fa, di Lavinia Borromeo si dice che vive a New York (seconda casa della famiglia di fatto). Anche le occasioni pubbliche in cui i due si vedono maggiormente, di norma, sono in Francia o sulle nevi svizzere. 

Un nuovo fronte che si apre, quindi? Tecnicamente bisognerebbe capire in che modo l'effettivo domicilio o la residenza possano influire sul controllo della Dicembre, per la quale un recente pronunciamento del Tribunale delle Imprese di Torino ha affermato la regolarità del passaggio delle quote.

John Elkann ha il 60% della Dicembre, i suoi fratelli Lapo e Ginevra il 20% ciascuno. Parte delle quote furono donate, in vita, da Gianni Agnelli al nipote. Successivamente, anche all'atto di rinuncia in cambio di un miliardo e 300 milioni circa da parte di Margherita, la gran parte delle quote è stata donata o ceduta da Marella ai nipoti. La giornalista americana Jennifer Clark nel suo libro "L'ultima dinastia" afferma che "qualunque cosa accada, John continuerà a essere a capo della Dicembre e di conseguenza di tutte le altre società attraverso le quali gli Agnelli e i Nasi controllano Stellantis". Clark cita l'atto di comunicazione e conferma dello statuto della società semplice Dicembre, redatto dallo studio del notaio torinese Cesare Ferrero, per avvalorare la sua tesi.

Dario Trevisan, però, ripete da tempo che "le uniche informazioni sugli asseriti fatti modificativi riguardanti la Dicembre sono rinvenibili solo da quanto rendicontato – sulla base di mere fotocopie – al registro delle imprese di Torino da parte della società". Inoltre, anche l'inchiesta giudiziaria attualmente in atto per truffa ai danni dello Stato - relativamente alla residenza svizzera e all'eredità della nonna Marella - ha rilevato "opacità", a cominciare dalla mancata documentazione del passaggio di denaro nella cessione delle quote. Trevisan sostiene così che, se le domande di Margherita venissero accolte nei contenziosi civili, potrebbe acquisire la maggioranza delle quote della Dicembre. In tal caso, la posizione di John Elkann come amministratore sarebbe a rischio, poiché "l’amministratore di una società di persone – quale è la Dicembre – può essere revocato dalla propria carica per giusta causa".



Un ulteriore rischio per Elkann è rappresentato dalle indagini in corso a Torino per reati fiscali. Trevisan ricorda che "se un amministratore di società semplice viene condannato per i reati fiscali, può ricevere anche l’interdizione dall’esercizio di tale attività per un periodo che va da 6 mesi a 3 anni, con cessazione immediata dalla carica e conseguente nomina di un nuovo amministratore". Questo scenario potrebbe avere conseguenze significative sulla catena di comando della holding.



Dunque, cosa accadrà adesso? Margherita compirà veramente questa mossa? Si attende anche il momento in cui John Elkann dovrà comparire davanti ai giudici del tribunale civile per rendere conto dei fondi e conti esteri rintracciati dal team della madre. Ma se prima l'autorità giudiziaria mettesse "sotto tutela" la Dicembre, che ha come unica attività investire e controllare la Giovanni Agnelli BV e a cascata Exor e Stellantis, cosa accadrebbe?

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