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Il caso

Il flop delle pedonalizzazioni, le rivolte dei cittadini per i divieti alle auto

Da via Lancia all’idea corso Sicilia: quanti “no”. Le sperimentazioni non sono state digerite da residenti e commercianti

Il flop delle pedonalizzazioni, le rivolte dei cittadini per i divieti alle auto

Il flop delle pedonalizzazioni, le rivolte dei cittadini per i divieti alle auto

Più proteste che applausi. Le pedonalizzazioni sperimentali volute dal Comune di Torino per la settimana europea della mobilità sostenibile non hanno convinto del tutto i cittadini. Trascinandosi dietro più domande che risposte. Oggi chiudere le strade alle auto significa lanciare un segnale verso il green e l’ambiente ma in una città dove i trasporti non sempre funzionano alla perfezione (ogni mese almeno uno sciopero) e dove vantiamo una sola linea di metro (per niente a livello delle grandi capitali) ecco che maturano rivolte e raccolte firme.

Corso Sicilia

Le lamentele

Più traffico, ricerca snervante del parcheggio e multe a raffica. Sono alcune delle denunce che i cittadini hanno messo nero su bianco, nel corso di alcuni incontri con le istituzioni. Una vera e propria “guerra”, con molti quartieri in subbuglio per i progetti di pedonalizzazione imposti dall’alto. È il caso di via Aquileia che ha spaccato in due i residenti del Borgo Po. La chiusura con fioriere e transenne è stata aspramente criticata da una fetta di cittadini e consiglieri.

Commissione in via Aquileia

Mentre il comitato di zona ha provato a far sentire le ragioni del perché una pedonalizzazione porterebbe benefici al quartiere. In sostanza l’idea - hanno spiegato alcune mamme - è «avere spazi più a misura di bimbo e meno inquinati». Difficile, se non impossibile, mettere d’accordo le due parti. «Avete rimosso 20 parcheggi, che per noi sono importanti» o ancora «corso Moncalieri è diventato invivibile». Senza contare che la sera, sperimentazione o no, i clienti dei locali continuano a parcheggiare in via Aquileia bypassando tranquillamente le fioriere.

Caso via Lancia

Non piace ai cittadini nemmeno il nuovo progetto di area pedonale voluto in quel di via Lancia, fra via Sagra di San Michele e l’interno 138 (nel quartiere San Paolo). Lo dimostrano le 1.200 firme raccolte e inviate all’attenzione della Circoscrizione 3. «Hanno cementato sei transenne su entrambi i lati del tratto, esponendo segnali di divieto ben fissati ai pali - si legge nel testo della petizione -. Evidentemente, i consiglieri hanno ritenuto che la verifica sul campo da parte dei cittadini fosse inutile, peraltro per una scelta che già sulla carta doveva apparire quantomeno inopportuna». Nel mirino anche via Palmieri e via Brissogne.

Traffico in via Lancia

Via Vibò

Controlli mirati ed assidui da parte delle forze dell’ordine non hanno fermato e non bloccano le auto che entrano nell’area pedonale di via Vibò, a Borgo Vittoria. Un’isoletta creata nel 2021 e che, di fatto, non ha mai funzionato per davvero. Mentre sono un fiume in piena i residenti di piazza Govean, a San Salvario, contrari alla chiusura di un tratto di strada fra via Madama e via Petrarca.

Commissione in piazza govean

«È una decisione maturata dall’alto, nessuno ci ha nemmeno informato» hanno sbottato i cittadini. Tiene banco in Circoscrizione 8, al contrario, l’ipotesi di pedonalizzazione di corso Sicilia, da corso Monterotondo alla rotonda di viale Dogali. L’idea, destinata a far discutere, è avanzata da alcuni cittadini del Pilonetto.

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